Tutti i progetti di Human Hall

CANALE SOSTENIBILE

L’Unione Europa detta i tempi e le regole della “rivoluzione sostenibile”. Lo fa attraverso un quadro normativo tanto complesso quanto stringente, che obbliga gli Stati Membri a garantire la graduale transizione delle imprese verso i criteri ESG (Environmental, Social, Governance). La mappatura e la comunicazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità ambientalisociali e di governance diventano centrali. È un processo irreversibile che tutte le imprese italiane, grandi, medie e piccole, sono chiamate ad affrontare.

Il progetto si avvale dell’agile strumento delle video-interviste per raccontare le esperienze di successo delle aziende orientate ad un approccio sostenibile. Nell’era della condivisione delle conoscenze, la divulgazione delle buone prassi è cruciale per favorire l’emulazione e per affrontare, insieme, la sfida culturale della sostenibilità.

Sul CANALE SOSTENIBILE di Human Hall abbiamo raccolto delle interviste per raccontarvi le best practices sull’inclusione di alcune importanti aziende.

Paths to Inclusion – Scopri le Clips

Le Clips con i sottotitoli in inglese sono consultabili al seguente link

Acque Bresciane

Ogni persona conta,
ogni goccia conta

Barilla

L'individualità
come risorsa

Bayer

Benessere e
sviluppo sostenibile

Deloitte

La scelta
dell’inclusione

Digital Magics

Creatività, talento e
tecnologia

FedEx

La ricchezza
della diversità

Fondazione Adecco

Conoscere, accogliere,
raccontare

Gruppo 24 ORE

Sviluppo
per la comunità

Gruppo Nestlé

Quando il valore
è condiviso

Poste Italiane

Diversità
è innovazione

Technogym

Ambasciatori
del wellness

Tetra Pak

Speak up!

Valentino

Dal me al noi

TEAM

Cosa facciamo

IL PROGETTO IN SINTESI

Silvia Angeloni

SOSTENIBILITÀ:
LE IMPRESE RACCONTATE DAGLI IMPRENDITORI

Parla Silvia Angeloni, professoressa associata di Economia aziendale

Come nasce l’idea del progetto Canale sostenibile?

La sostenibilità sta diventando una nuova normalità. È una rivoluzione inarrestabile. Le imprese dovranno incorporare questa dimensione, sempre più importante anche nella regolamentazione comunitaria europea. Per gli enti di interesse pubblico di grandi dimensioni gli obblighi della rendicontazione di sostenibilità sorgono già con riferimento agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2024 ma, con scadenze più o meno ravvicinate, anche le piccole e medie imprese saranno chiamate a fornire informazioni di sostenibilità o indirettamente, perché parte della catena del valore di imprese obbligate alla rendicontazione di sostenibilità, o direttamente, perché quotate. Pertanto, il report di sostenibilità è destinato a diventare parte integrante della rendicontazione, accanto a quella economico-finanziaria. La sostenibilità, quindi, non è più un’opzione, ma un requisito essenziale per operare e per creare valore. Le aziende, per rimanere competitive, sono chiamate ad assecondare le istanze di stakeholders eticamente sempre più evoluti, potendo essere solo effimero il successo guidato da una parossistica logica del profitto.

Sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale: entrambe importanti per le aziende…

Fondamentali. La sostenibilità ha tre pilastri, riassunti nell’acronimo ESG: Environmental, Social e Governance. Cioè i fattori ambientali, sociali e di governance sostenibile devono essere integrati (con un anglicismo, embedded) nei modelli di business. La sostenibilità presuppone, innanzitutto, il rispetto dei diritti umani, la valorizzazione della diversità, l’inclusione, la parità di genere. Riguarda, in generale, quello che l’azienda fa per il benessere di tutti i lavoratori e della comunità, a cominciare dal welfare aziendale. La convinzione di fondo è che garantire il benessere di tutti i lavoratori è il primo passo che ogni azienda dovrebbe compiere, prima di intraprendere qualsiasi forma di responsabilità a più ampio raggio. Forse è un passo più silenzioso, ma prioritario, perché non si può agire bene all’esterno dell’azienda, se prima non si è appreso come agire bene all’interno di essa.

Quali sono gli obiettivi di Canale Sostenibile?

Oggi è importante sapere, saper fare e far sapere, ossia comunicare ciò che di importante l’azienda fa per la comune sfida della sostenibilità. Canale Sostenibile nasce con questo obiettivo: permettere alle imprese di raccontare le proprie politiche sostenibili e il proprio impatto positivo sui dipendenti, sui clienti, sui fornitori, sulla società. Il progetto vuole parlare in modo molto concreto e diretto, intervistando imprenditori e responsabili aziendali. Divulgare buone pratiche può consentire ad altre aziende che ancora non hanno abbracciato la sostenibilità di mettersi in discussione, di capire come potrebbero riorganizzarsi, riconvertirsi e adattarsi a processi di cambiamento irreversibili. È un’occasione per creare un tavolo di discussione e di confronto, rivolto anche a chi è ancora scettico o impreparato, per migliorare, implementare e – perché no – imitare alcune idee.

Perché raccontare e divulgare è così importante?

È importante iniziare a raccontare nuove prassi perché esse possano essere emulate. E ascoltarle attraverso il racconto di un’azienda risulta più credibile. Gli imprenditori e i responsabili aziendali sono i testimoni migliori di un agire sostenibile. Essere sostenibili crea un circolo virtuoso, anche perché molti studi dimostrano che le imprese sostenibili riescono a conseguire migliori risultati nelle classiche metriche di misurazione economico-finanziaria. La sostenibilità, quindi, fa bene all’impresa e a tutto l’universo che ruota intorno all’impresa. Non si tratta quindi di sacrificare obiettivi, ma di inquadrarli in un contesto nuovo, per raggiungere collettivamente obiettivi comuni.

Quali aziende verranno coinvolte?

Inizialmente intervisteremo aziende più strutturate, ma siamo aperti a chiunque abbia voglia di raccontarsi. Tutte le aziende, in base alle proprie dimensioni e risorse, possono e devono contribuire alla rivoluzione della sostenibilità: le banche, le grandi società, le PMI, ma anche tutti noi. Ciascun cittadino, anche come semplice consumatore, ha un piccolo ruolo (o potere) in questo percorso sostenibile: comprare, per esempio, solo prodotti e servizi realizzati in modo sostenibile, realizzati da aziende che adottano e comunicano i fattori ESG. Gli strumenti multimediali sono potenti strumenti per creare e diffondere una cultura collettiva inclusiva e sostenibile.

Qual è il valore aggiunto di un progetto come Human Hall, che coinvolge discipline e competenze diverse?

“Diversità” è una parola preziosa, che permette di ricevere nuovi stimoli e, quindi, di apprendere. La collaborazione tra persone con diversi background scientifico-disciplinari è il collante per fare una buona inclusione in una società che è composta da diverse professionalità e personalità. Anche ai miei studenti dico spesso di fare esperienze diverse e di frequentare persone diverse, perché solo così potranno arricchirsi umanamente e professionalmente, ed essere inclusivi e creativi. La multidisciplinarietà che anima Human Hall è la chiave di volta che permette di completare il mosaico della sostenibilità. Richiede tempo, energie, capacità di ascolto e di confronto, ma è fondamentale.

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