Corso di Perfezionamento "CULTURE DI GENERE E STRATEGIE DI PROMOZIONE DELLA PARITÀ NELLE AZIENDE E NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI"
Cultura e competenze per promuovere la parità di genere
Sei Atenei coinvolti, 22 lezioni e un approccio multidisciplinare che tocca diritto, economia, filosofia, sociologia, design e comunicazione. L’Università degli Studi di Milano ospita il corso di perfezionamento “Culture di genere e strategie di promozione dellaparità nelle aziende e nelle pubbliche amministrazioni”
Sono trascorsi più di quarant’anni dall’adozione della Cedaw, la Convenzione Onu per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne. Ne sono passati quasi venti dall’approvazione della Direttiva europea 113 del 2004, che “attua il principio della parità di trattamento tra uomini e donne”. Eppure, ci sono ancora enormi disparità di genere (anche) nel mondo del lavoro.
Secondo gli ultimi dati Eurostat, in Italia è occupata solo una donna su due. E le lavoratrici percepiscono una retribuzione media del 5% inferiore rispetto a quella dei colleghi uomini. Senza dimenticare altri fattori culturali, più difficili da quantificare ma altrettanto decisivi per la costruzione di quel tetto di cristallo che impedisce alla leadership femminile di emergere.
Convenzioni, direttive e dati dimostrano quanto il tema delle discriminazioni di genere sia complesso. E quanto sia importante promuovere approcci e competenze tanto specifici quanto trasversali. Proprio da questa esigenza è nato il corso di perfezionamento “Culture di genere e strategie di promozione della parità nelle aziende e nelle pubbliche amministrazioni”, ideato dal Centro di ricerca interuniversitario Culture di genere. Il corso vede collaborare i sei Atenei milanesi che ne fanno parte: Università degli Studi di Milano, Università degli Studi Milano-Bicocca, Politecnico di Milano, Università commerciale Luigi Bocconi, Università Vita-Salute San Raffaele e Università di Lingue e Comunicazione–Iulm.
Dalle violenze di genere all’arte, dalla grammatica ai principi costituzionali, fino alle buone pratiche aziendali: il corso, caratterizzato da un approccio multidisciplinare, coinvolge docenti di diritto, economia, filosofia, sociologia, design e comunicazione. Il programma didattico è rivolto a chi opera o intende operare in aziende e pubbliche amministrazioni. Si propone di far acquisire gli strumenti necessari per elaborare politiche, prassi e soluzioni organizzative orientate agli obiettivi di uguaglianza di genere, utili anche (ma non solo) per conseguire la certificazione della parità di genere introdotta dalla legge 162 del 2021.
“L’obiettivo è formare figure professionali dotate della cultura, della preparazione e delle competenze necessarie a promuovere, soprattutto in contesti aziendali, soluzioni efficaci e innovative per contrastare i persistenti fenomeni discriminatori”, afferma Marilisa D’Amico, professoressa ordinaria di Diritto costituzionale, prorettrice alla Legalità, Trasparenza e Parità dei diritti nell’Università degli Studi di Milano e coordinatrice scientifica del corso.
L’interesse sul tema è confermato dal notevole numero di iscritti: oltre 50. Le lezioni si svolgono ogni mercoledì, dal 19 aprile al 28 giugno 2023, dalle 14.30 alle 18.30, per un totale di 44 ore. È possibile partecipare in modalità mista: in presenza, presso l’Università degli Studi di Milano, e da remoto, attraverso la piattaforma Microsoft Teams.
L’approccio multidisciplinare è coerente con quello che ha sempre contraddistingue il Centro di ricerca interuniversitario in Culture di genere: nato nel 2013 e diretto per il triennio 2021-2024 dalla professoressa D’Amico, vede da sempre collaborare docenti di settori e Atenei diversi. Con un obiettivo comune, sancito dallo statuto del centro: “Dare impulso in modo permanente a studi, ricerche e azioni positive attinenti al tema delle culture di genere, per contribuire così alla crescita e alla diffusione del rispetto per la dignità e le competenze delle donne”.